a cura di Luigi Levita

La legislazione sugli stupefacenti

isbn: 978-88-6383-214-3

 28.00

Il volume esamina, in ambito di stupefacenti, le fattispecie oggetto di reato (produzione, traffico e detenzione; associazione finalizzata al traffico; agevolazione all’uso; istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore) alla luce della normativa vigente e della giurisprudenza in essere.

Product Description

Aspetti normativi, sanzionatori e procedurali.
Il volume “La legislazione sugli stupefacenti” esamina, in ambito di stupefacenti, le fattispecie oggetto di reato (produzione, traffico e detenzione; associazione finalizzata al traffico; agevolazione all’uso; istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore) alla luce della normativa vigente e della giurisprudenza in essere. Un capitolo è dedicato alle contravvenzioni e agli illeciti amministrativi. Nell’ultima parte del volume, particolare attenzione è riservata alla disciplina sanzionatoria e alla disciplina processuale.

INDICE
Una introduzione di metodo
di Luigi Levita

CAPITOLO I – L’OGGETTO MATERIALE DELLE CONDOTTE VIETATE
di Claudio Tricò
1. Introduzione. La nozione di stupefacente tra tipicità legale e dinamicità del reale; 2. Un approccio analitico: il sistema tabellare; 2.1 La natura amministrativa delle tabelle al vaglio della Corte Costituzionale; 2.2 Excursus normativo. Il sistema anteriore al D.L. n. 272/2005; 2.2.1 La Legge “Fini-Giovanardi”: un’unica tabella accomuna le c.d. droghe “leggere” e “pesanti”; 2.2.2 La sentenza n. 32/2014 della Corte Costituzionale e la Legge n. 79/2014; 2.2.3 Segue. Questioni di diritto intertemporale; 2.3 Condotte aventi a oggetto sostanze stupefacenti eterogenee; 2.4 Le sostanze non inserite espressamente negli elenchi ministeriali; 3. Profili di rilevanza quantitativa e qualitativa dell’oggetto materiale del reato; 3.1 Profili qualitativi: concreta efficacia drogante e dose “inerte”; 4. I precursori di droghe

CAPITOLO II – I REATI EX ART. 73 D.P.R. N. 309/1990
di Fabiana Pomes
1. Inquadramento normativo; 2. La rilevanza penale della condotta di coltivazione di sostanze stupefacenti o psicotrope; 3. La cessione, la vendita, l’offerta o la messa in vendita; 4. La detenzione ad uso non esclusivamente personale; 5. Il concorso di persone nel reato; 6. Il fatto di lieve entità

CAPITOLO III – IL CATALOGO DELLE CIRCOSTANZE
di Tiziana Caboni
1. Le circostanze della fattispecie di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e psicotrope ex art. 73 D.P.R. n. 309/1990; 1.1 Circostanze aggravanti speciali: il concorso di più persone ex comma 6 e il catalogo delle aggravanti specifiche ex art. 80 D.P.R. n. 309/1990; 1.2 Circostanze attenuanti speciali: la collaborazione ex comma 7; 2. Le circostanze della fattispecie di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope ex art. 74 D.P.R. n. 309/1990; 2.1 Circostanze aggravanti speciali: i commi 3, 4 e 5; 2.2 Circostanze attenuanti speciali: il fatto di lieve entità ex comma 6 e il ravvedimento operoso ex comma 7; 3. Le circostanze della fattispecie di agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope ex art. 79 D.P.R. n. 309/1990: l’aggravante speciale della partecipazione di persone minori di età ex comma 3; 4. La circostanza attenuante delle prestazioni di soccorso in caso di pericolo di morte o di lesioni dell’assuntore di sostanze stupefacenti di cui all’art. 81 D.P.R. 309/1990; 5. Le circostanze della fattispecie di istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore ex art. 82 D.P.R. n. 309/1990; 5.1 Circostanze aggravanti speciali: i commi 2 e 3; 5.2 Circostanze attenuanti speciali: il comma 4

CAPITOLO IV – IL REATO ASSOCIATIVO EX ART. 74 D.P.R. N. 309/1990
di Valentina Picone
1. Le finalità politico-criminali del reato associativo; 1.1 Il nucleo centrale dell’incriminazione e il rinvio ai reati-fine; 2. Il bene giuridico tutelato e l’offensività dell’illecito penale; 2.1 La natura del reato e il momento consumativo; 3. La fattispecie concreta e i caratteri del sodalizio criminoso; 3.1 L’esistenza di un gruppo e gli elementi di aggregazione; 3.2 La stabilità del vincolo sodale; 4. La prova dell’elemento soggettivo e il contributo materiale; 4.1 Il ruolo del promotore e dell’organizzatore; 4.2 La mera partecipazione; 5. Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di lieve entità: art. 74, comma VI, D.P.R. n. 309/1990; 6. Analisi e comparazione con altre fattispecie associative: artt. 416 e 416-bis c.p.; 6.1 Il concorso di fattispecie associative

CAPITOLO V – GLI ALTRI DELITTI DELLA LEGISLAZIONE SPECIALE
di Simona Aduasio
1. Gli altri delitti in materia di stupefacenti: generalità; 2. Eccedenze di produzione (art. 30) e quote di fabbricazione (art. 31); 2.1 Eccedenze di produzione; 2.1.1 Evoluzione normativa; 2.1.2 Elemento oggettivo; 2.1.3 Elemento soggettivo; 2.2 Quote di fabbricazione; 2.2.1 Evoluzione normativa; 2.2.2 Elemento oggettivo; 2.2.3 Elemento soggettivo; 3. La cessione di buoni acquisto (art. 38, comma 7); 3.1 Evoluzione normativa; 3.2 Il delitto di cui al comma 8; 3.2.1 Elemento oggettivo; 3.2.2 Elemento soggettivo; 4. Agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 79); 4.1 Evoluzione normativa; 4.2 Le fattispecie di cui all’art. 79, commi 1 e 2; 4.3 L’elemento soggettivo; 4.4 La fattispecie aggravata di cui al comma 3; 4.5 La chiusura del pubblico esercizio; 5. Istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore (art. 82); 5.1 Evoluzione normativa; 5.2 Le condotte di istigazione, proselitismo e induzione; 5.3 L’elemento soggettivo; 5.4 Le circostanze aggravanti di cui ai commi 2 e 3; 5.5 La circostanza attenuante di cui al comma 4; 6. Prescrizioni abusive del medico (art. 83); 6.1 Evoluzione normativa; 6.2 La prescrizione per uso non terapeutico; 6.3 I soggetti attivi; 6.4 Elemento oggettivo; 6.5 Elemento soggettivo

CAPITOLO VI – LE CONTRAVVENZIONI E GLI ILLECITI AMMINISTRATIVI
di Filippo Bisanti
1. Le contravvenzioni disciplinate dal D.P.R. n. 309/1990: una visione d’insieme; 1.1 Le fattispecie previste dall’art. 8; 1.2 I divieti e le sanzioni sanciti dall’art. 28 in tema di autorizzata coltivazione; 1.3 Violazione degli obblighi di consegna e trasporto delle sostanze sottoposte a controllo (art. 41); 1.4 Le contravvenzioni in materia di tenuta dei registri e trasmissione dei dati inerenti alle sostanze controllate (art. 68); 1.5 I precursori di droghe: la contravvenzione ex art. 70; 1.6 Le contravvenzioni del datore di lavoro: accertamenti di assenza di tossicodipendenza; 2. La guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti; 3. Gli illeciti amministrativi delineati dal D.P.R. n. 309/1990: le molteplici fattispecie in tema di attività lecite; 3.1 Le attività illecite: brevi cenni introduttivi in merito all’art. 75; 3.1.1 Uso personale e uso di gruppo; 3.1.2 L’illecito amministrativo: l’accertamento della violazione; 3.1.3 Il procedimento sanzionatorio, le sanzioni applicabili e il regime di impugnazione; 3.2 Art. 75-bis D.P.R. n. 309/1990: provvedimenti a tutela della sicurezza pubblica; 3.3 L’abbandono di siringhe (art. 77); 3.4 Il divieto di propaganda pubblicitaria (art. 84); 4. Riflessioni conclusive

CAPITOLO VII – LA DISCIPLINA SANZIONATORIA
di Katia Giordano
1. La disciplina sanzionatoria penale; 1.1 Fatti di “lieve entità”; 1.2 I fatti di “non lieve entità”; 1.3 Le tabelle: droghe “pesanti” e droghe “leggere”; 2. La riduzione della pena; 2.1 La reintroduzione del lavoro di pubblica utilità; 3. Il trattamento sanzionatorio indifferenziato; 4. I presupposti del “reato attenuato”; 5. L’aggravante della quantità ingente; 6. I provvedimenti a tutela della sicurezza

CAPITOLO VIII – LA DISCIPLINA PROCESSUALE
di Ciro Iorio
1. Le attività di polizia: controlli e ispezioni; 1.1 Perquisizioni e sequestri; 1.2 Attività sotto copertura; 1.3 Destinazione di beni sequestrati o confiscati a seguito di operazioni antidroga; 2. Le intercettazioni telefoniche; 3. Gli accertamenti tecnici sulla sostanza stupefacente; 4. La disciplina di arresto e fermo; 5. Le implicazioni processuali derivanti dalla riduzione della pena prevista per i fatti di lieve entità; 6. La competenza territoriale nei delitti concernenti le sostanze stupefacenti: in particolare l’ipotesi di cui all’art. 74 D.P.R. n. 309/1990; 7. Le misure cautelari eseguite nei confronti dei tossicodipendenti; 8. L’esecuzione della pena detentiva; 9. La destinazione dei valori confiscati a seguito di operazioni antidroga

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304